SMONTAGGIO E RIMONTAGGIO DI UNA HIŠKA DEI CAVATORI DI PIETRE
A VRHOVLJE IN SLOVENIA

DÉMONTAGE ET REMONTAGE D'UNE CABANE DE CARRIER
Ŕ VRHOVLJE EN SLOVÉNIE

Sergio Gnesda

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Il villaggio di Vhrhovlje (it. Vercogliano ), nel comune Sesana (Sežana) in Slovenia, si trova a qualche centianaio di metri dalla frontiera italiana e a qualche decina di chilometri da Trieste.

 

 

Il Carso ( sia sloveno che italiano) é composto principalmente da calcare che in certe zone é di eccellente qualitŕ per la sua durezza e sopratutto per la sua omogeneitŕ. Questo spiega il numero elevato di cave di pietra alcune giŕ attive ai tempi dell’impero romano.

 

A  Vrhovlje-Dolina, la cava di calcare di tipo Repen della societŕ Marmor Sežana, é situata nella parte bassa di una collina chiamata Medvejk al limite del villaggio. La vecchia cava, oggi in disuso, é stata aperta nella metŕ del secolo XIXe e la cava moderna, a fianco di quella vecchia , é stata messa in servizio dopo la fine della Seconda Guerra mondiale.

 

Il direttore della societŕ Marmor Sežana, allo scopo di recuperare la zona dove si trovava la hiška dei cavatori di pietre (kamnoseška hiška in lingua slovena ), per depositarvi dei residui di lavorazione della pietra ha proposto alla signora Bojana Vidmar, presidente del consorzio transfrontaliero che riunisce i villaggi di Dol, Voglje ( it.Vogliano ), Vrhovlje in Slovenia e Monrupino/Repentabor, Col, Rupingrande/Repen in Italia (1), di smantellare e rimontare, in maniera identica, a un centinaio di metri in una posizione piů visibile, la hiška.

 

1 - Carattericstiche del manufatto

La hiška di Vrhovlje é un ripostiglio per attrezzi (hiška za spravo). Il manufatto aveva l’ ingresso chiuso da una porta in legno ad un solo battente fissato agli stipiti con cerniere in ferro e dotato di serratura. Su una grossa pietra, situata sulla parete destra dell’ingresso, é incisa la data di costruzione : 1899, unica data nota di una hiška dei cavatori di pietre.

 

Data di costruzione della hiška (1899) incisa sulla grossa pietra dell’apertura d’ingresso. A sinistra, il numero 14 indica la sua posizione per il rimontaggio. Foto presa prima dell’operazione di smontaggio-rimontaggio.

 

Sia in Slovenia che in Italia le capanne ed i muri in pietra a secca non sono tutelati dalle leggi relative alla protezione e conservazione dei beni ambientali. Il « Partenariato per le construzioni in pietra a secca del Parco delle grotte di San Canziano (Škocjan)» (2), conscio dell’importanza storica e paesaggistica della hiška, ha deciso di finanziare e coordinare la sua reinstallazione nell’immediate vicinanze.

 

La hiška nella posizione originaria nella vecchia cava Dolina. Il paramento é crollato sui lati. Un vecchio cavo d’acciaio attraversa la fotografia in diagonale : nel dopoguerra serviva per tagliare i blocchi di pietra. Foto © Boris Čok 1960.

 

Crollo sul lato sinistro della capanna (rispetto ad un osservatore esterno). Foto © Boris Čok 2015.

 

La soglia e gli elementi dell’ingresso sono reallizzati con grossi blocchi squadrati ; manca quello dello stipite di sinistra in quanto é stato divelto.

 

Nelle vecchie cave di pietra gli attrezzi da lavoro venivano riposti in una specifica capanna che poteva essere in legno, in pietra tradizionale o, come in questo caso, in pietra a secco con volta in aggetto (kamnoseška hiška = capanna dei cavatori di pietre). Tenuto conto dell’elevato numero di antiche cave, se ne trovano ancora alcune, molto rudimentali e perlopiů diroccate. Quella della cava di Vrhovlje é tuttora integra, ad eccezione di uno degli stipiti dell’ingresso che é stato divelto e abbandonato a fianco.

 

Lo stipite divelto e abbandonato al suolo.

 

La hiška di Vrhovlje é diversa dalle hiške dei pastori del Carso. I cavatori che erano esperti nel taglio delle pietre hanno tagliato gli stipiti e l’architrave della cornice dell’entrata ma anche delle grosse pietre con le quali hanno realizzato i paramenti.

 

Il retro della capanna, che ha piů di tre metri di altezza ( vedere la foto sottostante ), si appoggiava su un pendio. All’interno la volta in aggetto incominciava all’incirca a 1,2 metri dal suolo. L’altezza totale sotto la volta raggiunge i 2,2 metri.

L’ abbondanza di muschio sulle pareti esterne e di licheni su quelle interne é legata alla posizione della hiška in un avvallamento e alla presenza d’ arbusti tutt’attorno.

 

Il retro della hiška nella posizione originale.

 

La parte interna dell’architrave e la volta in aggetto prima dello smontaggio.

 

La parete interna sopra il retro dell’architrave e l’aggetto laterale prima dello smontaggio.

 

2 - Smontaggio e rimontaggio

 

Lo smontaggio e rimontaggio, effettuati sabato 6 e domenica 7 giugno 2015, hanno permesso di conservare questa hiška, unica nel suo genere in Slovenia, e di far conoscere agli Sloveni e ai vicini Italiani questa hiška in pietra a secco costruita dai cavatori di pietre considerati nel passato come i migliori scalpellini.

 

Il cantiere di demolizione-ricostruzione si é sviluppato in tre fasi  : organizzazione, realizzazione e comunicazione.

 

Organizzazione

La societŕ Marmor di Sesana si é incaricata di trasportare non solamente le pietre, ma anche il pietrame e la terra (all’incirca 4 m3) che servono per migliorare l’ impermeabilizzazione della copertura, ma anche dello smontaggio e rimontaggio sezione per sezione. Per facilitare l’ operazone si é costruita una piccola strada di accesso alla nuova posizione e un terrapieno sul quale si é ricostruita la hiška.

 

I contatti con le autoritŕ e i media sono stati assicuarati dalla Sign.ra Bojana Vidmar. Boris Čok é stato il responsabile tecnico assistito da Ivan Pavlin.

 

Realizzazione

Un volume di circa 15 m3 di calcare, l' equivalente di 35 tonnellate , é stato manipolato tre volte (1/ smontaggio e carica nel trattore , 2/ scarico al suolo 3/ messa in opera ). Per il calcolo del volume si é tenuto conto di un fattore di riempimento di 90% per le pareti e di 95% per la cupola ( dove si é utilizzata anche terra). La densitŕ del calcare del Carso é uguale a 2500 kg / m3.

 

I rilievi e le fotografie del manufatto d’origine hanno permesso di ricostruire la hiška in maniera rapida e sicura. Le dimensioni interne sono identiche , prima dello smontaggio e dopo la messa in opera. Da notare che non é stato conservato il pendio del retro e alcune pietre che erano dislocate o erano scomparse sono state rimpiazzate.

 

Rilievo delle dimensioni prima dello smontaggio.

 

B. Čok si é incaricato della numerazione delle pietre della facciata, dell’ingresso e di quelle piů grosse sui lati e del retro.

 

Numerazione preventiva. Fonte : film  Spostamento della hiška dei cavatori di pietra sulla Medvejka (Selitev kamnite hiške na Medvejku) di Matej Zupec (2015).

 

Nella sua posizione d’origine la hiška  era in disparte e nascosta da rami e arbusti. Ora si erge su un piano orizzontale in una posizione dominante e chiaramente visibile da tutti i lati.

 

La hišca rimontata sul suo terrapieno.

 

La parte centrale della copertura vista da dietro.

 

La parte interna della hiška non ha subito modifiche, mentre le parti crollate sono state rifatte.

 

La capanna ha un diametro esterno di circa 4 m e quello interno di circa 1,3 m. I due paramenti sono costituiti da blocchi piů grandi scelti con cura. Il volume fra i due paramenti é costituito da pietre piů piccole e ghiaia.

 

Fra il muro circolare e la cupola non c’é discontinuitŕ costruttiva.

 

La parte della volta che sta sopra il retro dell’architrave non é in aggetto ma verticale. Considerata la taglia ridotta della volta, non é stato difficile collegare questa parete verticale con le altre lastre in aggetto.

 

La parete sopra la parte interna dell’architrave e l’ aggetto laterale dopo la messa in opera.

 

La cupola della hiška é costituita da una volta in aggetto (velb in dialetto sloveno primorski - locale, previševanje in lingua slovena), di un intradosso di 1,2 metri, da una copertura di laure e da un riempiemento con pietrame e terra fra la volta e la copertura (3).

 

La volta in aggetto dopo il rimontaggio.

 

L' interno dellla hiška nella sua posizione d’origine era perfettamente secco (foglie secche al suolo). Quello della capanna rimontata nella nuova posizione non presenta alcuna traccia d’infiltrazione nonostante le forti piogge (nessuna traccia di colata della terra rossa di riempimento).

 

Posizionamento

 

Un luogo che rispettasse la collocazione e la configurazione della hiška e che conservasse l’orientazione in maniera da mantenere lo stesso angolo di luce solare, é stato trovato a soli 120 metri.

 

La posizione scelta (punto giallo nella foto sottostante) é aperta, ben visibile e vicina alla strada in terra battuta che porta alla cava. Dato lo spazio disponibile é stato possibile mantenere lo stessa orientazione dell’apertura verso il monte Nanos.

 

Vista satellitare della cava moderna. Punto rosso posizione all’origine ; punto giallo posizione finale.

 

Trasporto

 

L’operazione di trasporto delle pietre si é effettuata con tre trattori. Lo smantellando é stato realizzato orizzontalmente, sezione per sezione, ogni sezione é stata trasportata separatamente sulla nuova posizione e deposte al suolo prima di essere messe in opera.

 

Ricostruzione - Posa in opera delle pietre

 

Questa operazione é stata coordinata da B. Čok ed eseguita unicamente con la forza delle braccia da 5 persone. Particolare attenzione é stata data al posizionamento delle pietre numerate e a quelle lavorate.

 

Messa in opera del primo corso Foto. © Danilo Antoni 2015.

 

Messa in opera della volta Foto. © Danilo Antoni  2015.

 

La hiška rimontata.

 

L'ingresso rimontato con lo stipite di sinistra rimesso al suo posto.

 

É interessante notare che il rapporto tra il volume delle pietre (15 m3) e quello dello spazio interno utilizzabile (2,7 m3) é molto grande [15/2,7 = 5,5], il che significa che la costruzione ha richiesto una grande quantitŕ di energia unitaria [Volume delle pietre / spazio utilizzabile.

 

Comunicazione

 

- Articoli sui giornali locali e nazionali in lingua slovena.
- Film in lingua slovena di Matej Zupec «Selitev kamnite hiške na Medvejku» [http://youtu.be/342p5O6ow58].
- Sito CERAV, Parigi.
- Sito sloveno del Partenariato per le costruzioni a secco / Partnertsvo za suhi zid.
- Visita della prima comitiva : Passeggiata di San Martino sul sentiero della pietra dei cavatori seguita dalla proiezione di un documentario nella Casa di cultura a Dol pri Vogljah (Dol di Vogliano).


Boris Ćok accoglie gli escursionisti dell’associazione « Passeggiata di San Martino ». Photo © Danilo Ravbar 8.11.2015.

 

- Intervista a Sergio Gnesda nell’emissione  Istria e dintorni della rete televisiva slovena in lingua italiana - TV Koper/Capodistria.
- Martina Vocci :  http://4d.rtvslo.si/arhiv/istria-e-dintorni/174384462 ( dopo 7 min 30).

 

24 gennaio 2016 20 h 30 alla TV Koper/Capodistria – Istria e dintorni – Architettura vernacolare della pietra a secco.

 

Ringraziamenti

 

Noi indirizziamo i nostri piů sentiti ringraziamenti a Boris Čok, Matej Zupec, Danilo Rabvar e Danilo Antoni per averci permesso d’utilizzare le loro foto e a Martina Vocci che ha effettuato l’intervista.

 

NOTE

 

(1) Razvojno Združenje Repentabor.

 

(2) Partnerstvo za suhe zidne gradnje - Park Škocjanskih jam - Zavod za varstvo kulturne dediščine Nova Gorica.

 

(3) Per migliorare la tenuta della copertura al pietrame di riempimento si aggiunge, negli interstizi, della terra quale riempitivo.

 

Nota : Le foto ed i disegni, salvo indicazione contraria, sono di Sergio Gnesda.

 

ALLEGATI

Hiške dei cavatori di pietre di Dolina e di Lokev (Slovenia)

 

In altre cave di pietra abbandonate, si trovano delle costruzioni in pietra a secco che, vista la loro streuttura, sono piuttosto dei ricoveri.

 

Una si trova nella vecchia cava abbandonata Nežkin vicino a Dolina. Quasi una tettoia che si appoggia su un blocco roccioso, consiste in un muro di grossi blocchi sovrapposti come dei mattoni e di una copertura con grandi lastre posate obliquamente.

 

Hiška Nežkin kamnolom – nelle vicinanze di quella di Dolina. Foto © Boris Čok 2015.

 

L’altra hiška rifugio, chiamata cevitnikova pri Mesini, si trova nei dintorni di Lokev (Slovenia). Di costruzione piů curata, si appoggia sul muro di sostegno di un mucchio di detriti d’estrazione.

 

Hiška cevitnikova pri Mesini nei dintorni di Lokev. Foto © Boris Čok 2015.

 

Il terzo rifugio, crollato in parte, si appoggia su un grande masso roccioso.

 

Hiška della famiglia Lazarjevič nella cava abbandonata  pri Mesini (Lokev). Il muro opposto al masso é in parte crollato. Foto © Boris Čok.


Per stampare, passare in formato paesaggio

© CERAV
Il 16 giugno 2016

Riferimenti da citare:

Sergio Gnesda 
Smontaggio e rimontagio di una hiška dei cavatori di pietre a Vrhovlje in Slovenia
http://www.pierreseche.com/transfert_cabane_carrier_it.htm
16 giugno 2016

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