SMONTAGGIO E RIMONTAGGIO DI UNA HIŠKA
DEI CAVATORI DI PIETRE DÉMONTAGE ET REMONTAGE D'UNE CABANE DE CARRIER
Sergio Gnesda Il villaggio di Vhrhovlje (it. Vercogliano ), nel comune Sesana (Sežana) in Slovenia, si trova a qualche centianaio di metri dalla frontiera italiana e a qualche decina di chilometri da Trieste.
Il Carso ( sia sloveno che italiano) é composto principalmente da calcare che in certe zone é di eccellente qualitŕ per la sua durezza e sopratutto per la sua omogeneitŕ. Questo spiega il numero elevato di cave di pietra alcune giŕ attive ai tempi dell’impero romano.
A Vrhovlje-Dolina, la cava di calcare di tipo Repen della societŕ Marmor Sežana, é situata nella parte bassa di una collina chiamata Medvejk al limite del villaggio. La vecchia cava, oggi in disuso, é stata aperta nella metŕ del secolo XIXe e la cava moderna, a fianco di quella vecchia , é stata messa in servizio dopo la fine della Seconda Guerra mondiale.
Il direttore della societŕ Marmor Sežana, allo scopo di recuperare la zona dove si trovava la hiška dei cavatori di pietre (kamnoseška hiška in lingua slovena ), per depositarvi dei residui di lavorazione della pietra ha proposto alla signora Bojana Vidmar, presidente del consorzio transfrontaliero che riunisce i villaggi di Dol, Voglje ( it.Vogliano ), Vrhovlje in Slovenia e Monrupino/Repentabor, Col, Rupingrande/Repen in Italia (1), di smantellare e rimontare, in maniera identica, a un centinaio di metri in una posizione piů visibile, la hiška.
1 - Carattericstiche del manufatto
Sia in Slovenia che in Italia le capanne ed i muri in pietra a secca non sono tutelati dalle leggi relative alla protezione e conservazione dei beni ambientali. Il « Partenariato per le construzioni in pietra a secca del Parco delle grotte di San Canziano (Škocjan)» (2), conscio dell’importanza storica e paesaggistica della hiška, ha deciso di finanziare e coordinare la sua reinstallazione nell’immediate vicinanze.
Nelle vecchie cave di pietra gli attrezzi da lavoro venivano riposti in una specifica capanna che poteva essere in legno, in pietra tradizionale o, come in questo caso, in pietra a secco con volta in aggetto (kamnoseška hiška = capanna dei cavatori di pietre). Tenuto conto dell’elevato numero di antiche cave, se ne trovano ancora alcune, molto rudimentali e perlopiů diroccate. Quella della cava di Vrhovlje é tuttora integra, ad eccezione di uno degli stipiti dell’ingresso che é stato divelto e abbandonato a fianco.
La hiška di Vrhovlje é diversa dalle hiške dei pastori del Carso. I cavatori che erano esperti nel taglio delle pietre hanno tagliato gli stipiti e l’architrave della cornice dell’entrata ma anche delle grosse pietre con le quali hanno realizzato i paramenti.
Il retro della capanna, che ha piů di tre metri di altezza ( vedere la foto sottostante ), si appoggiava su un pendio. All’interno la volta in aggetto incominciava all’incirca a 1,2 metri dal suolo. L’altezza totale sotto la volta raggiunge i 2,2 metri. L’ abbondanza di muschio sulle pareti esterne e di licheni su quelle interne é legata alla posizione della hiška in un avvallamento e alla presenza d’ arbusti tutt’attorno.
2 - Smontaggio e rimontaggio
Lo smontaggio e rimontaggio, effettuati sabato 6 e domenica 7 giugno 2015, hanno permesso di conservare questa hiška, unica nel suo genere in Slovenia, e di far conoscere agli Sloveni e ai vicini Italiani questa hiška in pietra a secco costruita dai cavatori di pietre considerati nel passato come i migliori scalpellini.
Il cantiere di demolizione-ricostruzione si é sviluppato in tre fasi : organizzazione, realizzazione e comunicazione.
Organizzazione
I contatti con le autoritŕ e i media sono stati assicuarati dalla Sign.ra Bojana Vidmar. Boris Čok é stato il responsabile tecnico assistito da Ivan Pavlin.
Realizzazione
I rilievi e le fotografie del manufatto d’origine hanno permesso di ricostruire la hiška in maniera rapida e sicura. Le dimensioni interne sono identiche , prima dello smontaggio e dopo la messa in opera. Da notare che non é stato conservato il pendio del retro e alcune pietre che erano dislocate o erano scomparse sono state rimpiazzate.
B. Čok si é incaricato della numerazione delle pietre della facciata, dell’ingresso e di quelle piů grosse sui lati e del retro.
Nella sua posizione d’origine la hiška era in disparte e nascosta da rami e arbusti. Ora si erge su un piano orizzontale in una posizione dominante e chiaramente visibile da tutti i lati.
La parte interna della hiška non ha subito modifiche, mentre le parti crollate sono state rifatte.
La capanna ha un diametro esterno di circa 4 m e quello interno di circa 1,3 m. I due paramenti sono costituiti da blocchi piů grandi scelti con cura. Il volume fra i due paramenti é costituito da pietre piů piccole e ghiaia.
Fra il muro circolare e la cupola non c’é discontinuitŕ costruttiva.
La parte della volta che sta sopra il retro dell’architrave non é in aggetto ma verticale. Considerata la taglia ridotta della volta, non é stato difficile collegare questa parete verticale con le altre lastre in aggetto.
La cupola della hiška é costituita da una volta in aggetto (velb in dialetto sloveno primorski - locale, previševanje in lingua slovena), di un intradosso di 1,2 metri, da una copertura di laure e da un riempiemento con pietrame e terra fra la volta e la copertura (3).
L' interno dellla hiška nella sua posizione d’origine era perfettamente secco (foglie secche al suolo). Quello della capanna rimontata nella nuova posizione non presenta alcuna traccia d’infiltrazione nonostante le forti piogge (nessuna traccia di colata della terra rossa di riempimento).
Posizionamento
Un luogo che rispettasse la collocazione e la configurazione della hiška e che conservasse l’orientazione in maniera da mantenere lo stesso angolo di luce solare, é stato trovato a soli 120 metri.
La posizione scelta (punto giallo nella foto sottostante) é aperta, ben visibile e vicina alla strada in terra battuta che porta alla cava. Dato lo spazio disponibile é stato possibile mantenere lo stessa orientazione dell’apertura verso il monte Nanos.
Trasporto
L’operazione di trasporto delle pietre si é effettuata con tre trattori. Lo smantellando é stato realizzato orizzontalmente, sezione per sezione, ogni sezione é stata trasportata separatamente sulla nuova posizione e deposte al suolo prima di essere messe in opera.
Ricostruzione - Posa in opera delle pietre
Questa operazione é stata coordinata da B. Čok ed eseguita unicamente con la forza delle braccia da 5 persone. Particolare attenzione é stata data al posizionamento delle pietre numerate e a quelle lavorate.
É interessante notare che il rapporto tra il volume delle pietre (15 m3) e quello dello spazio interno utilizzabile (2,7 m3) é molto grande [15/2,7 = 5,5], il che significa che la costruzione ha richiesto una grande quantitŕ di energia unitaria [Volume delle pietre / spazio utilizzabile.
Comunicazione
- Articoli sui giornali locali e nazionali in lingua slovena.
- Intervista a Sergio Gnesda nell’emissione Istria e dintorni della rete televisiva slovena in lingua italiana - TV Koper/Capodistria.
Ringraziamenti
Noi indirizziamo i nostri piů sentiti ringraziamenti a Boris Čok, Matej Zupec, Danilo Rabvar e Danilo Antoni per averci permesso d’utilizzare le loro foto e a Martina Vocci che ha effettuato l’intervista.
NOTE
(1) Razvojno Združenje Repentabor.
(2) Partnerstvo za suhe zidne gradnje - Park Škocjanskih jam - Zavod za varstvo kulturne dediščine Nova Gorica.
(3) Per migliorare la tenuta della copertura al pietrame di riempimento si aggiunge, negli interstizi, della terra quale riempitivo.
Nota : Le foto ed i disegni, salvo indicazione contraria, sono di Sergio Gnesda.
ALLEGATI Hiške dei cavatori di pietre di Dolina e di Lokev (Slovenia)
In altre cave di pietra abbandonate, si trovano delle costruzioni in pietra a secco che, vista la loro streuttura, sono piuttosto dei ricoveri.
Una si trova nella vecchia cava abbandonata Nežkin vicino a Dolina. Quasi una tettoia che si appoggia su un blocco roccioso, consiste in un muro di grossi blocchi sovrapposti come dei mattoni e di una copertura con grandi lastre posate obliquamente.
L’altra hiška rifugio, chiamata cevitnikova pri Mesini, si trova nei dintorni di Lokev (Slovenia). Di costruzione piů curata, si appoggia sul muro di sostegno di un mucchio di detriti d’estrazione.
Il terzo rifugio, crollato in parte, si appoggia su un grande masso roccioso.
Per stampare, passare in formato paesaggio © CERAV Riferimenti da citare: Sergio Gnesda |