IL RECINTO PASTORALE PLURICELLULARE IN PIETRA A SECCO
DEGLI ABITANTI DI REYKJAHLID IN ISLANDA

Sergio Gnesda
Fotografie di Renate Löbbecke

 

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I recinti pluricellulari in pietra a secco dell’isola di Cres/Cherso (Croatie) non sono le sole vestigia di questo tipo in Europa. Ce ne sono almeno altre due, una in Svizzera e l’altra in Islanda. Quest’ultima, fotografata da Renate Löbbecke (1), é l’oggetto del presente articolo.

In autunno gli abitanti di una comunità vicina a Reykjahlid (Reykjahlíð) nel nord-est dell'isola conducono le loro greggi in montagna, per raggiungere un grande recinto pastorale pluricellulare situato nelle vicinaze del lago di Myvatn (Mývatn).

Fig. 1 – Posizione di Reykjahlíð rispetto al resto del paese. Fonte : Google Earth.

 

Fig. 2 - Posizione di Reykjahlíð rispetto al lago Mývatn. Fonte : Google Earth.

Questa recinzione (in lingua islandese rett) é composta da un grande recinto centrale circondata da piccoli recinti periferici. Nel recinto centrale, le pecore vengono selezionate e ripartite in quelli circostanti in funzione dei loro segni d’identificazione che indicano l’appartenenza ad un determinato proprietario. Questo rett, vecchio di circa 120 anni, é tuttora in esercizio.

Fig. 3 - Rett di Reykjahlíð : la struttura é la stessa di quella di un mrgàr dell’isola di Krk/Veglia (Golfo del Quarnero, Croazia). © Renate Löbbecke, 2012.

Sfruttando la ruvidità delle rocce vulcaniche (basalto tholeiitico), la loro alta densità (2,7-3,1 kg/dm3) e la loro elevata resistenza alla compressione, i costruttori hanno edificato muri a secco ad un solo spessore. Ma a causa del peso delle pietre, ne limitarono l'altezza (se la confrontiamo con quella dei muri dei mrgàri delle isole del golfo del Quarnero in Croazia).

Fig. 4 - Rett di Reykjahlíð : muro ad un solo spessore con blocchi che separano due recinti adiacenti. © Renate Löbbecke, 2012.

Per quanto possibile, la base dei muri è stata realizzata con grandi blocchi. La dimensione delle pietre diminuisce in funzione dell’altezza.

Gli ingressi e le uscite dei recinti periferici sono senza architrave. Le griglie in legno sono tutte dipinte di bianco ed in buone condizioni. L'assenza di arbusti e cespugli spinosi mostra che il rett è tuttora in uso. Il fatto che alcuni muretti siano sbrecciati può significare che non tutti i piccoli recinti avventizi vengono utilizzati.

Fig. 5 - L'accatastamento di blocchi grezzi lascia degli spazi vuoti nei muri che danno una falsa impressione di fragilità. © Renate Löbbecke, 2012.

La fotografa Renate Löbbecke ha fotografato in un'altra zona dell'Islanda (1) un recinto pluricellulare moderno in legno, composto da 14 piccoli recinti periferici di dimensioni differenti.

Fig. 6 - Rett moderno. © Renate Löbbecke, 2012. Versione in risoluzione maggiore qui.

 

NOTE

(1) Le foto delle figure da 3 a 5 sono la versione a colori delle foto in bianco e nero pubblicate da Renate Löbbecke nel suo libro Corbelled Domes (Ed. Verlag der Buchhandlung Walther König, 2012, p. 344). A Renate i nostri più sinceri ringraziamenti.


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© CERAV
26 aprile 2020 / April 26 th, 2020

 

Riferimenti da citare / To be referenced as:
Sergio Gnesda, fotografie di Renate Löbbecke
Il recinto pastorale pluricellulare in pietra a secco degli abitanti di Reykjahlid in Islanda (The drystone multicellular pastoral enclosure of the Reykjahlid community in Iceland)
http://www.pierreseche.com/recinto_pluricellulare_islanda.htm
26 aprile 2020

 

Il recinto pluricellulare in pietra a secco di Belal a Naters nel Canton Vallese (Svizzera)
 

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